Concerto Musica Indiana a MappaMundi Yoga

Concerto di Musica Indiana

17 Novembre 2019

18.00-19.30

Paolo e Dejan, due musicisti di Verona, esperti della cultura indiana, porteranno a MappaMundi Yoga l‘atmosfera dell’India antica, dei suoi suoni avvolgenti ed intimi, che se eseguiti ed ascoltati in maniera appropriata, ci possono ricondurre al silenzio della mente. Vi aspettiamo per passare assieme questa magica serata:

 

VERSO IL SILENZIO – NAAD SOUND – CONCERTO MEDITATIVO DI MUSICA INDIANA

Un pomeriggio dedicato all’introspezione, attraverso il flusso sonoro della musica classica indiana, eseguita dal vivo nei due generi più classici, il Dhrupad e il Khayal. Una preziosa occasione per vedere ed ascoltare rari strumenti musicali.

 

Il Suono nell’India Antica

L’India antica ha riconosciuto nel Suono una dimensione sacra per eccellenza, non solo un mezzo attraverso il quale il divino si manifesta, ma anche un mezzo che permette di accedere ad un piano trascendente. Nel corso dei secoli, ha sviluppato un sistema musicale che si ispira a questa concezione e nel quale si ritrova il senso della ricerca da parte dell’essere umano della dimensione più intima esistenziale.

Si è cercato quindi di tradurre in musica questo processo attraverso la creazione di modelli melodici – raga – e ritmici – tala – in grado, se eseguiti ed ascoltati in maniera appropriata, di ricondurre la persona al silenzio della mente.

Si propone un concerto che riprende questo sistema musicale, tradizionalmente trasmesso oralmente da maestro a discepolo e imparato dal musicista attraverso una lunga pratica e molto ascolto.

Verranno eseguiti dei raga secondo i due generi musicali più aderenti al modello classico: il dhrupad e il khayal.

Trattandosi quindi di una esperienza sia musicale che meditativa, quieta e di introspezione, i partecipanti sono invitati a rimanere seduti o sdraiati (se possibile), durante l’intera esecuzione del concerto.

 

 

Con Paolo Albertini: voce, tampura. e Dejan Tinto: surbahar, sitar.

 

Paolo Albertini

all’interno della ricerca nell’ambito indologico e dello yoga, incontra nel 1993 la musica indiana e ne intraprende lo studio, dedicandosi all’inizio al sitar, poi al canto devozionale e dal 2011 al canto dhrupad. L’apprendimento è avvenuto inizialmente con il prof. Ritwik Sanyal di Varanasi e sotto la guida attenta e precisa della maestra Amelia Cuni, presso il corso di musica classica indiana del Conservatorio di Vicenza, dove si diploma nel 2016. Nel 2013 avviene l’incontro con il Maestro di canto Ustad H. Sayeeduddin Dagar di Pune, e con il suonatore di pakhawaj Mohanshyam Sharma, con i quali inizia un percorso di apprendimento secondo il tradizionale sistema di trasmissione orale dell’insegnamento che, dopo il decesso del Maestro, prosegue ora con Wasifuddin Dagar. Attualmente svolge attività di insegnamento e divulgazione del canto, attraverso concerti, workshop e incontri individuali. Nel suo laboratorio di liuteria si dedica alla costruzione di salteri e cordofoni a sostegno di pratiche meditative e compone musiche per la trascendenza.

 

 

Dejan Tinto

incontra la musica indiana alla fine degli anni ’90 e intraprende lo studio del sitar inizialmente con il poli-strumentista polacco Lucjan Wesolowski. Lo sviluppo di una forma embrionale di estetica musicale avviene, dopo qualche anno di ricerca personale, con l’incontro del maestro Gianni Ricchizzi, suonatore di vari cordofoni indiani. Con lui intraprende un percorso di studio tradizionale mentre, parallelamente, si dedica all’apprendimento della ritmica e musica di insieme con il maestro di tabla, Giuseppe Fiore. Gli studi sono proseguiti presso la scuola Sarasvati House, ad Assisi, con il sitarista di Varanasi, Niraj Mishra.In questi anni ha collaborato con artisti di vari ambiti, tra cui l’attrice Isabella Dilavello, il multi-percussionista Sbibu, Marco Pasetto con il quale ha sperimentato un connubio tra la musica corale, il gospel e i suoni del sitar. Dal 2015 partecipa a rassegne culturali, concerti e performance che accompagnano le attività presso associazioni e scuole. Prosegue la sua attività divulgativa con la quale promuove l’ascolto della musica classica indiana, collaborando con altri musicisti e danzatrici di questo settore, esibendosi non solo al sitar, ma anche al surbahar, un raro liuto indiano utilizzato in particolare nel genere dhrupad.

 

 

QUOTA

La partecipazione alla serata è di 15 €. Essendo il numero dei posti limitato è necessario prenotarsi a MappaMundi tramite il versamento della quota.

 

INFORMAZIONI

Chiamare il 392 7417382

 

Vi auguriamo di passare una magica serata

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